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Intanto le donne sono sempre più indaffarate per portare a termine la cottura della polenta

Pronta per la distribuzione, ognuno si divide un compito ben preciso: otto donne preparano i piatti, cinque si dispongono in modo che la fila venga rispettata e tre distribuiscono piatti a volontà; addirittura ogni anno se ne distribuiscono più di 10.000.

La piazza è affollatissima, ci sono due percorsi delineati da transenne, dove le persone in fila sono ansiose di gustare questa specialità; dopo aver mangiato si dirigono a bere vino locale bianco e rosso, distribuito e servito gratuitamente situato nelle botti che si trovano sopra ai terrazzi e con i rubinetti posti in basso.

La serata continua con canti e balli tradizionali, le cui principali protagoniste sono le donne, che dopo una giornata faticosa si concedono un po’ di allegria e divertimento.

Verso la fine della serata interviene sul palco il comitato festa, il quale dopo aver ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita della festa, procede con la premiazione dei bambini che hanno partecipato a giochi durante la mattinata, regalando loro alcune medaglie, coppe e dolciumi.

Molto emozionante è la premiazione dell’emigrante, che per motivi di lavoro ha dovuto abbandonare la propria terra e recarsi altrove per mantenere la famiglia.

Proprio in quel momento penso a come sia stata difficile la vita per molte persone di questi luoghi. Lasciavano tutto, ed andavano in paesi lontani in cerca di fortuna, portando comunque con loro l’odore dei campi di mais e i sapori dei prodotti che col sudore portavano a casa.

È una manifestazione molto attesa, che fa incontrare molte persone provenienti dal cassinate, dai paesi limitrofi e da qualche anno ormai anche da altre regioni, grazie alla diffusione della manifestazione tramite il nostro sito: www.sagradellapolenta.it e la registrazione sul libro nazionale delle sagre d’Italia. Tutti partecipano con grande entusiasmo; sia i bambini che gli adulti aspettando con ansia questa giornata vissuta come momento di grande convivialità.

L’aspetto più piacevole secondo me è legato ai preparativi che fervono almeno un mese prima; ognuno cerca di impegnarsi il più possibile proponendo nuove idee per garantire la riuscita della festa. Vivere ogni anno questi momenti, rappresenta l’unico modo per tuffarsi nel passato ed assaporare le antiche tradizioni, di cui Cassino, come del resto tutta la Ciociaria è ricca.

Ritengo molto positiva l’idea di realizzare gare di atletica, corsa coi sacchi, gioco con la pignatta, perché sono iniziative che, se vissute col gusto di una sana competizione, rappresentano momenti importanti di socializzazione e confronto tra i ragazzi.

Devono essere proprio loro i primi a partecipare con tutto l’entusiasmo che li caratterizza, però spetta ai genitori, alla scuola, e non per ultima all’amministrazione locale; educarli al rispetto, alla cultura del passato, perché è da qui che nasce e si sviluppa la civiltà. Non si può infatti essere propositivi per il futuro se non si conoscono le proprie radici.

Di Zazzo Aurora

Immagine Polenta

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Per raggiungerci

Per mantenere viva una tradizione decennale!

La sagra della polenta si svolge in località Antridonati, nei pressi di S. Angelo in Theodice, nel comune di Cassino (FR).Clicca sulla cartina per visualizzare il percorso da Cassino

Puoi raggiungerci facilmente dall'uscita dell'autostrada A1 (uscita Cassino), a metà strada tra Roma e Napoli, seguendo le indicazioni per S.Angelo in Theodice.